sabato 29 ottobre 2016

STEP 08_Tra mistero e metafora

L'albicocca ha una storia lunghissima, (come ho già accennato nei post precedenti questo frutto, e quindi il colore a esso legato, hanno fatto la loro comparsa intorno al 3000 a.C negli altipiani cinesi), proprio per questo la sua presenza nella tradizione e superstizione popolare è a dir poco pervasiva.

Nel "Sogno di una notte di mezza estate"  Shakespeare ricorda l'antica leggenda che vedeva nell'albicocca un potere afrodisiaco. Nella sua opera, infatti, l'autore racconta che la regina delle fate Titana si era invaghita del tessitore Nick Botton, o Nico Chiappa, nome che gli viene dato nelle recenti traduzioni italiane."Siate gentili e cortesi con questo cavaliere... D’albicocche nutritelo”. sono le parole della fata che ordina ai suoi elfi di offrigli ddelle lbicocche per nutrirsi.

Una ventina di anni più tardi, John Webster , nelle sue opere, attribuisce ai frutti, ma in particolare all'albicocca la capacità di indurre il parto. Nella sua tragedia "La duchessa di Amalfi" Webster utilizza questo frutto come spia della gravidanza della Duchessa.
Nelle premonizioni oniriche induiste, sognare l'albicocca annuncia un matrimonio in età avanzata con prole.

L'albicocca, in realtà, ha un potere ancora più straordinario e nascosto. Infatti i carristi americani credono che basti avvicinare un barattolo di albicocche sciroppate per manomettere il funzionamento di un qualsiasi carro armato. Ovviamente, se non si vuole sbagliare, nessuno si sognerebbe mai di portare a bordo un frutto fresco quanto meno  "albicocca" è una parola assolutamente vietata su ogni mezzo corazzato dell'esercito o dei marins.

Al contrario del pensiero di Shakespeare e Webster gli egiziani riferendosi alla breve maturazione dell'albicocco utilizzano l'espressione“Fil mish mish” che equivale al nostro "Quando gli alberi voleranno". Essi inoltre considerano le albicocche come l'emblema delle promesse che non hanno speranza dii essere mantenute.

Solo un’albicocca di Damasco potrebbe essere meglio” un'espressione utilizzata dai turchi che considerano questo frutto come un "qualcosa" di assolutamente perfettohe equivale ad affermare che la cosa di cui si sta parlando è assolutamente sublime. 

E nella lingua letteraria cinese, un “altare di albicocchi” è una metafora per indicare un’accademia culturale. Legato a questo vi rimando alla lettura dello "STEP04" per scoprire il legame nascosto tra Confucio e Albicocca.
Secondo la cultura araba sognare un’albicocca, durante la sua stagione, ovvero primavera estate, annuncerebbe successo in campo economico; sognarla invece fuori stagione annuncerebbe malattia imminente.

Nella tradizione popolare e nel folklore inglese ha assunto un significato di portafortuna, mentre secondo altre superstizioni occidentali la comparsa di questo frutto in sogno è segno che il futuro apparentemente roseo potrebbe nascondere difficoltà e insidie.

L'interpretazione dei sogni associa a "un sogno di albicocca" timidezza in amore; inoltre sognata secca preannuncia perdite o danni, in seguito ad un amore infelice.

Infine è risaputo che il popolo Hunza, che vive nelle montagne al nord del Pakistan, ha una vita media di 100 anni. Sono un popolo molto pacifico e sorridente, e la loro dieta si basa sul consumo di albicocche. (http://www.rimedio-naturale.it/segreti-del-popolo-hunza-vivere-sani-lungo.html)


Nessun commento:

Posta un commento