domenica 23 ottobre 2016

STEP 04_Albicocca sei mitica!


Il frutto dell’albicocca così come il colore a essa associato ha origini antichissime. La sua fama ha attraversato i secoli, arricchendosi di anno in anno di assaggiatori “di spessore” e leggende che hanno contribuito a conferire all’albicocca, frutto saporito e colore delicato, un alone mitologico.



Ecco alcune curiosità:

  • Si dice che la bontà dell’albicocca fosse stata scoperta e elogiata già da Alessandro Magno alcuni secoli Avanti Cristo. 
  • Alcuni esegeti biblici sostengono che la famosa mela proibita, che Eva mangiò causando la cacciata dal paradiso, fosse in realtà un’albicocca. Quest’ipotesi deriva dal fatto che in Mesopotamia (terra individuata come sede dell’Eden) all’epoca, vi era scarsità di meli mentre abbondanza di albicocchi. Per altro nella Bibbia non è indicato il termine “mela”, ma si parla solo di “un frutto”. Infine alcune teorie più azzardate, partendo dall’assunto che il frutto proibito fosse proprio un’albicocca, associano il pomo d’Adamo sia proprio il nocciolo dell’albicocca rimastogli nel gozzo.
  • Fin dall'origine dei tempi, l'albicocco, era utilizzato solamente come ornamento grazie ai suoi profumatissimi fiori bianchi. Come racconta la leggenda più dolce, qualche anno dopo, uno dei moltissimi territori che coltivavano l'albicocco per "bellezza", l'Armenia, venne invaso da un esercito nemico. Il sovrano dei conquistatori, ordinò ai suoi soldati di tagliare tutti gli alberi che non producevano alcun frutto, l'albicocco era tra questi. Secondo la leggenda, una fanciulla, molto affezionata a quest'albero, pianse sotto la sua folta chioma tutta la notte. Grazie alle sue lacrime "miracolose" sui rami di quest’albero prima infruttifero erano cresciuti dei frutti di un colore tenue e puro quasi a voler ricordare la giovine, con gradazioni che passavano dal giallo all’arancione: le albicocche! 


  • I miti non si fermano e viaggiando attraverso le ere e i continenti arrivano fino al mondo cinese. Un'altra leggenda più filosofica narra che le lezioni del Maestro Confucio fossero tenute in un vasto territorio verde delimitato da una schiera di alberi di albicocco. Non a caso all'interno dell'ideogramma cinese “luogo di istruzione”,vi sia l'ideogramma della parola “albicocco”. Tutt’oggi è visibile “l’Altare dell’Albicocco”, davanti al palazzo Dacheng nella città cinese di Qufu.
  • Dopo circa 1000 anni di storia si inizia a parlare dell'albicocca legata al comune del Galatone nel Salento. Quest'ultima , non è un'albicocca come le altre, infatti, come narra la leggenda, era già stata importata in questi territori dai Templari, direttamente dall'Oriente. L'albicocca del Galatone, in realtà, nasconde un altro segreto, secondo le credenze popolari sarebbe stato San Luca, come ricorda il detto"li pitta San Luca" a dipingere la sua buccia, caratterizzando il frutto con piccole macchie e striature scure, che vagamente ricordano delle lentiggini, fra il giallo chiaro e rosa . 
Ecco così svelati i segreti dell'albicocca:
"..piccolo scrigno arancione che racchiude tanti racconti e tesori sotto la sua morbida buccia."


Nessun commento:

Posta un commento