venerdì 28 ottobre 2016

STEP 07_Ciaak si gira: albicocca in scena

A prima acchito trovare legami tra il mondo del cinema e il color albicocca può sembrare quasi impossibile, ci si chiede: "Come stanare riferimenti tra questo soave colore e la cinematografia?"

Ecco come io ho provato a rispondere:

Il termine albicocca troneggia all'interno dei titoli di film provenienti da diversi paesi, ne sono alcuni esempi: "Apricot", "Marhuľový ostrov", "Madmoiselle Abricot".
Esiste tuttavia anche un legame più stretto tra il cinema e il colore stesso. Esso è presente all'interno del manifesto pubblicitario del film stesso o di alcune tra le scene principali e, a seconda della tonalità che l'autore, il regista o il grafico hanno voluto far predominare, comunica emozioni diverse.


In "Apricot", un cortometraggio di Ben Briant l'albicocca è lo strumento che lega il presente di una giovane ragazza alla sua infanzia, permettendole di ricordare la sua vita passata. Nella prima istantanea sembra si voglia evidenziare proprio questa funzione magica del frutto; nella seconda, il color albicocca, diffuso nel'atmosfera, crea un'immagine quasi paradisiaca dello spazio.



(Vi consiglio la visione di questo film, dura solamente dieci minuti ma vi lascerà un retrogusto enigmatico)


"Marhuľový ostrov" (=l'isola delle albicocche) è un film slovacco del 2011 di Peter Bebjak che narra di una storia d'amore tra una donna e tre amanti. Qui prevale, ad esempio come si può vedere dalla locandina, la gradazione più luminosa e passionale del color albicocca, in cui emerge in modo prepotente la parte più giallo-aranciata e viva del nostro colore, quasi a volerci comunicare tutta la voglia di vivere (e le difficoltà a essa annesse) dei protagonisti.


Il terzo esempio è un film in bianco e nero intitolato "Mademoiselle Abricot", film giapponese del 1958 che pare dal titolo voler colorare una scena che sarà invece interamente bicromatica.


Il color albicocca è impiegato in modo massiccio nella produzione di abiti eleganti e da cerimonia:
nel film "27 volte in bianco" appare Catherine Heigl sfoggiare uno sfarzoso abito da damigella di questa tonalità.


Sempre legato al mondo della moda proiettata nel cinema, nel 2012 alla mostra del Cinema di Venezia furono premiate per la loro eleganza le attrici Kashia Smutiniak e Laetitia Casta, e, non a caso, i loro abiti erano di color albicocca.




Un'ultima curiosità: sicuramente più famosa anche se meno legata direttamente al colore in questione è la scena del film "Fantozzi" in cui il ragioniere la incontra per la prima volta quando cerca di portarle alla stazione libro giallo "L'Albicocco al curaro".


Per concludere vorrei accennare al festival del cinema internazionale armeno "L'albicocca d'Oro", che si tiene ogni anno nella capitale armena e il cui premio è proprio questo:

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